La relazione : chimera o realtà?
Tanto tempo fa, quando ho iniziato a montare e per molti anni ancora più in là nel tempo, ho creduto che nei maneggi si riunissero persone che amavano i cavalli, che avevano gli stessi ideali e che alla fine potessero condividere una filosofia di vita. Con l'andare degli anni ho invece capito che l'unica cosa che ci accomunava tutti era l'avere una relazione con il proprio cavallo ma che questa, non era di per se stessa la conditio sine qua non, per avere qualcosa in comune tra di noi.
Di relazioni ne esistono di tanti tipi: ci sono le relazioni di interesse, le relazioni di amicizia, le relazioni d'amore e persino le relazioni di oppressione, come ad esempio quella dell'aguzzino con la sua vittima. Se si sposta l'esempio paragonando il proprietario di un chiuaua con il proprietario di un setter da caccia, tutto diventa subito chiaro. Entrambi non c'è dubbio, hanno un cane ma il primo lo considera un membro della famiglia che ha diritto al suo posto sul divano, il secondo lo considera un compagno di scorribande mortifere nel bosco e che a tale scopo deve essere educato. Quindi per il setter, niente divano nè coccole ma piuttosto una bella gabbia nell'angolo più lontano del giardino.
Se interpellassimo questi due proprietari, sicuramente entrambi direbbero che amano alla follia il loro cane, che non gli fanno mancare nulla... eppure noi, a seconda del lato dello schieramento cui ci sentiamo più vicini, sicuramente non li considereremmo egualmente meritevoli di lode.
Con i cavalli esistono più o meno le stesse due fazioni con particolarizzazioni ancora più diramate dell'esser amatore o agonista.
La cosa certa è che il cavallo non è un animale presente nella nostra vita come il cane, nè spesso è possibile tenerlo a casa propria (il che ovviamente complica alquanto le cose).
Cosa dire dunque? Per una relazione corretta, serve rispetto. Il rispetto non può prescindere dalla conoscenza e la conoscenza è strettamente legata alla pazienza nell'ascoltare perchè senza ascolto non c'è vero apprendimento ma nel migliore dei casi c'è solo sterile nozionismo. E poi, diciamolo... serve tempo e serve educarsi alla qualità del rapporto. Peccato che quel che più manca alla nostra epoca sia proprio il tempo ... perchè nelle relazioni, umane o interspecifiche, non esistono scorciatoie... esiste solo lo stare assieme, giorno per giorno, mettendosi in discussione sempre ...
"Una volta accertate le buone condizioni dei cavalli,
il passo successivo è addestrare gli uomini"
Senofonte
Sull'argomento vorrei segnalare un bellissimo articolo apparso su Cavallo2000 scritto da Elonora Cividini:
"Addestrare i cavalli... imparando ad ascoltarli" BUONA LETTURA!